Al II trimestre 2023 nel Mezzogiorno sono attive 1 milione e 729mila imprese, il 33,8% delle imprese attive in Italia. Rispetto al valore del II trimestre 2022, il dato è in lieve calo (-0,9%); in particolare, mentre è diminuito il numero delle società di persone (-3,9% a 163.637 imprese) e delle imprese individuali (-1,8% a 1.107.327 unità), sono cresciute considerevolmente le società di capitali (+2,9% a 402.490 unità). Una tendenza analoga si riscontra anche nel Centro-Nord e in Italia. In termini settoriali, il numero di imprese attive è stato in crescita solo per le costruzioni (+0,2%), mentre ha mostrato un calo per i restanti comparti: -3,1% per l’agricoltura e -2,2% per le attività manifatturiere e per il commercio.
La forza lavoro del Mezzogiorno al II trimestre 2023 è composta da 7 milioni e 287mila individui (il 28,5% del totale nazionale), in aumento dell’1,2% rispetto all’analogo dato del 2022. Il numero di occupati è salito a 6 milioni e 301mila persone (+1,7%), mentre il numero dei disoccupati è sceso a 986mila persone (-1,5% a fronte di un -8,5% nel Centro-Nord e un -5% medio in Italia). Il tasso di occupazione ha registrato un aumento portandosi al 41,9%, mentre quello di disoccupazione è calato attestandosi al 13,5%; in diminuzione anche il tasso di disoccupazione femminile (da 16,6% a 15,8%).
Per quanto riguarda il commercio con l’estero, infine, al II trimestre 2023 il Mezzogiorno ha registrato un interscambio commerciale (import + export) con l’estero pari a 70,2 miliardi di euro, in calo dell’1,3% rispetto all’analogo dato del 2022; le importazioni sono state pari a 37,1 miliardi (-3,5%) e le esportazioni pari a 33 miliardi (+1,3%).
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