Il Rapporto sulla Finanza Territoriale in Italia giunge alla 20° edizione e sarà presentato giovedì 12 dicembre alle ore 15 a Roma presso la Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato "Giovanni Spadolini".
Il lavoro è il risultato della collaborazione tra sette istituti regionali di ricerca socioeconomica: IRES Piemonte, IRPET Toscana, SRM, PoliS- Lombardia, Ipres Puglia, Liguria Ricerche e Agenzia Umbria Ricerche. Il volume 2024 dedica ampio spazio alla ricostruzione degli ultimi due decenni di finanza decentrata e conferma la consueta attenzione ai temi di più stretta attualità.
Grazie alla qualificata presenza di realtà istituzionali all’incontro - Banca d’Italia, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Corte dei Conti, MEF, Università - la conferenza sarà occasione di un aperto dibattito sull’attuale fase storica, in un contesto sempre più complesso e in continua evoluzione per il sistema delle regioni e delle autonomie del Paese.
La registrazione è obbligatoria. Giornalisti e ospiti devono accreditarsi compilando il form online.ù
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L’accesso alla sala - con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta - è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.
Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo.
L’analisi dell’attuale congiuntura, contenuta nella prima parte del Rapporto, si concentra sui più recenti andamenti della finanza di Regioni e Comuni, alla luce delle responsabilità loro attribuite nel sostegno agli investimenti e nell’attuazione del PNRR. Emergono le molte carenze del settore pubblico, interessato da importanti proposte di riforma. Nella seconda parte del Rapporto si approfondiscono, poi, alcuni temi cruciali per uno sviluppo sostenibile e inclusivo del nostro Paese: la relazione tra l’Agenda ONU 2030 e le politiche di coesione, la centralizzazione/decentralizzazione delle politiche di sviluppo locale, il PNRR e la riforma dei contratti, le filiere produttive del Mezzogiorno ed alcune policy settoriali connesse al Welfare e alle risorse idriche. Il Rapporto si chiude con un confronto internazionale incentrato sui diversi meccanismi perequativi e di partecipazione sub-nazionale.
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