Lo scorso 19 settembre SRM ha partecipato alla terza edizione delle Giornate del Mare, a cura di Limes, che si sono svolte anche quest'anno a Trieste.
L’edizione 2022, di cui Intesa Sanpaolo è sponsor, si è focalizzata sullo spazio geopolitico del mare italiano, tornato marca di frontiera nella competizione fra le potenze del pianeta assieme alle coste mediterranee, alle sabbie sahariane e alle savane saheliane. Attori ambiziosi e affamati d’influenza solcano con estrema disinvoltura le acque cruciali del nostro fronte marittimo, minando lo spazio della sicurezza nazionale e rendendo sempre meno italiano il mare di casa. E mentre l’attenzione degli Stati Uniti è fissa sull’Indo-Pacifico, il conflitto in Ucraina e lo scontro con la Russia rischiano di inchiodare la Nato all’area baltico-scandinava. In futuro il Mediterraneo sarà sempre più scoperto e per tutelare i nostri interessi dovremo imparare a fare (parzialmente) da soli. Dalla soglia di Gorizia, la mappa geopolitica dell’Italia è ruotata bruscamente verso sud-ovest, fino ad abbracciare lo Stretto di Sicilia e l’area adriatica. Allo stesso tempo, l’importanza del mare come vettore energetico diventa sempre più rilevante. In questo contesto, sono state analizzate anche le conseguenze di pandemia e guerra in Ucraina sui commerci e sulla libertà di navigazione nel Mediterraneo. Uno sguardo speciale è stato dato ai porti italiani, al loro collegamento con il resto del paese, al loro rango nella competizione internazionale.
Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM, è intervenuto nell'ambito del panel: L’energia che viene dal mare ci salverà?.
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