09
Sep
2022
News

Il finanziamento degli investimenti degli enti locali e territoriali: gli strumenti ed il loro utilizzo

Anche quest'anno SRM ha partecipato alla Conferenza Scientifica Annuale dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali (A.I.S.Re).

Nell’ambito della Conferenza, che si è tenuta presso il Politecnico di Milano, SRM ha partecipato il 5 settembre scorso alla sessione “La finanza territoriale in Italia a cura degli Istituti di Ricerca Regionali” organizzata da Salvio Capasso, Capo Servizio Imprese & Territorio di SRM. Si tratta di un appuntamento annuale durante il quale il gruppo di lavoro sulla Finanza Territoriale – che oltre SRM comprende IRES Piemonte, IRPET Toscana, Polis Lombardia, Fondazione Ipres Puglia, Liguria Ricerche e Agenzia Umbria Ricerche – presenta le ultime analisi e apre a riflessioni sul tema.

Nel dettaglio, l'intervento di SRM è stato tenuto dalla nostra ricercatrice Agnese Casolaro su "Il finanziamento degli investimenti degli enti locali e territoriali".

La relazione ha approfondito diversi punti: 

  • l’indebitamento delle Amministrazioni Locali
  • il mercato dei mutui 
  • gli altri strumenti finanziari, quali buoni obbligazionari, partenariato pubblico privato, fondi comunitari.

E' stato segnalato che nello specifico il Mezzogiorno si conferma centrale per il perseguimento di una ripresa strutturale, sostenibile e durevole dell’economia nazionale con oltre 210 miliardi di euro disponibili nei prossimi anni.
Il PNRR, in particolare, assegna all’area circa il 40% delle risorse complessive (circa 80 miliardi di euro su un totale di 206 miliardi ripartibili in una logica territoriale) indirizzati soprattutto a ridurre il divario esistente con il resto del territorio nazionale. 
Gli Enti locali gestiranno fino a 70 miliardi di euro (oltre il 35% del totale).
Particolarmente importante è il ruolo dei Comuni che potrebbero gestire fino a 40 miliardi di euro. A loro sono stati indirizzati oltre 25 bandi già emanati.

Al fine quindi di un rilancio dell’economia e, in particolare, dei settori a vario titolo coinvolti dalle misure del PNRR sarà necessario:

  • Attuare le riforme richieste dal PNRR. 
  • Snellire la burocrazia e ridurre le tempistiche (efficientamento).
  • Investire sulle risorse umane.

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La finanza territoriale 2021

La crisi sanitaria ha contribuito a rendere più visibili alcune problematiche che il nostro Paese aveva già da tempo necessità di risolvere, quali: il riassetto dei rapporti tra Amministrazioni centrali e decentrate e le disparità territoriali nella garanzia dei servizi essenziali per i cittadini. La parte congiunturale del Rapporto, analizza e interpreta i primi effetti prodotti sulla finanza pubblica dalla crisi sanitaria, che sono in larga parte destinati a perdurare. Il futuro dei sistemi di finanza territoriale, dopo la pandemia, dipenderà fortemente dal consolidamento di un equilibrio tra spesa sanitaria e modalità del suo finanziamento, ovvero, in primo luogo, dal completamento del lento processo di standardizzazione del fabbisogno sanitario. La parte monografica, si sofferma sui processi di riforma e di razionalizzazione che, nel post-pandemia, saranno indispensabili, anche per un efficace utilizzo dei fondi del PNRR. Come sottolineato dai capitoli del Rapporto, i processi di transizione “verde” e “digitale” non potranno prescindere, nel nostro Paese, da un’opportuna considerazione dei trend demografici e dei divari territoriali, che sono infrastrutturali e di produttività, ma anche relativi al livello dei servizi essenziali: sanità, scuola, welfare e trasporti.

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