SRM pubblica lo studio "Il ruolo della Calabria nel processo di ripresa e resilienza. Tra competitività, innovazione e sostenibilità" che descrive l’opportunità per la Calabria - grazie alle ingenti risorse disponibili - di attivare un rilancio strutturale, sostenibile e durevole della propria economia. Il successo sarà strettamente legato al ruolo dei pilastri portanti dell’economia regionale ed ai fattori competitivi trasversali.
Un primo pilastro strategico è rappresentato dalla rilevante specializzazione produttiva della Calabria nell’agroalimentare: con un valore aggiunto al 2019 di 2 mld € tale filiera realizza il 7% dell’economia della regione (Sud 5,5%, Italia 4%). Ancor più evidente è in termini di export, esprimendo quasi la metà dell’export della regione (49,2%, a fronte del 19% del Mezzogiorno e del 10,7% dell’Italia). L’agroalimentare rappresenta un punto imprescindibile per la competitività dell’intera regione, non solo per l’impatto economico e l’attrattività internazionale, ma anche per il boost che può dare alla transizione green, alla transizione tecnologica e all’attrattività del capitale umano.
Un secondo pilastro strategico è rappresentato dai settori "Turismo Natura Enogastronomia". La filiera turistica pesa il 6% sul valore aggiunto della regione, percentuale che sale all’11% se consideriamo anche l’indotto che essa genera. La Calabria si caratterizza per una permanenza media di 5 giorni, la più alta di quanto rilevato per le altre regioni italiane (valore medio nazionale 3,3 notti), caratteristica legata all’attrattività balneare dell’area. La valorizzazione del potenziale turistico (trinomio turismo-natura-enogastronomia) consentirebbe di accresce l’attrattività regionale ed extraregionale del territorio, alimentando la domanda anche nella stagione non estiva. Occorre investire ora in digitale, sostenibilità e diversificazione dell’offerta turistica per essere più forti domani.
Un terzo pilastro strategico è il valore del porto di Gioia Tauro per l’economia della Calabria. Lo scalo calabrese ha un peso rilevante nella portualità italiana: incide per l’8% sulla movimentazione delle merci complessive del nostro Paese e nel segmento del traffico dei container addirittura ne concentra un terzo (dati al 2021). Il porto di Gioia Tauro, vocato al traffico di transhipment, potrebbe avere uno sviluppo importante grazie all’entrata in vigore della Zona Economica Speciale, la quale potrà essere in grado di attrarre investimenti manifatturieri, e questi potranno capitalizzare la rete di collegamenti mondiali di cui il porto di Gioia Tauro è dotato. Lo scalo avrebbe a sua volta l’opportunità di diversificare la propria vocazione, diventando anche un porto “gateway” in grado cioè di servire il proprio territorio. Il PNRR ha stanziato a favore della ZES Calabria 111,7 mln. Inoltre, migliorando la qualità delle infrastrutture ferroviarie il porto si trasformerebbe anche in un centro di logistica.
Un quarto pilastro strategico è il ruolo centrale dell’energia. La Calabria è seconda tra le regioni del Mezzogiorno quanto a produzione di energia elettrica. 16,7 miliardi sui 100,7 miliardi di Kwh complessivi della macroarea sono stati generati in questa regione (pari a circa il 6% del totale nazionale). Nel complesso della generazione da rinnovabili è quarta tra le regioni del Sud, con un mix di produzione elettrica in cui è forte il peso dell’eolico e delle biomasse. I KWh prodotti da queste due fonti (3,4 miliardi) sono pari al 69% del totale rinnovabile prodotto nella regione. In particolare, per le bioenergie è seconda dietro la Puglia con una produzione pari ad un quarto del totale generato dagli impianti di questa fonte localizzati nel Mezzogiorno.
È seconda anche per produzione di energia idroelettrica, con un peso del 21% sul totale della Macroarea.
Per stimolare le potenzialità economiche della Calabria è essenziale puntare sui principali fattori abilitanti. In particolare:
La mole di risorse a disposizione per i prossimi anni è notevole e la Calabria può cogliere l’opportunità di attivare un rilancio strutturale, sostenibile e durevole della propria economia, accelerando i ritmi di ripresa che al momento si prevede siano più lenti rispetto al Mezzogiorno ed all’Italia. Il successo sarà strettamente legato al ruolo dei pilastri portanti dell’economia regionale ed ai fattori competitivi trasversali: 1) Agroalimentare; 2) Turismo Natura Enogastronomia; 3) Porto di Gioia Tauro; 4) Energia.
Per stimolare le potenzialità economiche della Calabria è essenziale puntare sui principali fattori abilitanti. In particolare: digitalizzazione, innovazione e formazione del capitale umano.
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