Verso la Circular Blue Economy. Modelli innovativi e investimenti strategici per rispondere alle sfide globali tra crescita economica e rigenerazione ambientale

La ricerca è realizzata grazie alla sinergia tra Intesa Sanpaolo Innovation Center SRM. Obiettivo dello studio è evidenziare come i principi dell'economia circolare possano essere integrati nei settori della Blue Economy, offrendo un approccio innovativo per affrontare le sfide ambientali ed economiche globali.

Questo lavoro intende contribuire allo studio delle opportunità di sviluppo che emergono dalla convergenza tra questi due paradigmi, con uno sguardo rivolto a strategie e politiche che valorizzano le risorse marine in ottica sostenibile.

La Blue Economy rappresenta un’opportunità unica per trasformare i modelli di generazione del valore in un’ottica circolare. L’adozione di modelli innovativi, supportati da normative e investimenti strategici, può trasformare sfide globali come il cambiamento climatico e l’inquinamento in opportunità di crescita. La rigenerazione degli ecosistemi marini, il miglioramento della resilienza climatica e la creazione di valore per le comunità costiere e globali sono gli obiettivi principali di questa transizione, che rappresenta una strada obbligata per un futuro sostenibile.

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Lo studio sulla Circular Economy applicata alla Blue Economy nasce dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e SRM.

Il report ha come obiettivo quello di evidenziare la rilevanza strategica di un approccio circolare per favorire una transizione sostenibile nel settore marittimo e logistico, in linea con le sfide globali di decarbonizzazione e gestione efficiente delle risorse.

Secondo il Blue Economy Report 2024 pubblicato dalla Commissione Europea, il fatturato dell'Economia Blu dell'Unione Europea è aumentato del 21%, passando da 513,2 miliardi di euro nel 2020 a 623,6 miliardi di euro nel 2021. Anche in chiave nazionale i dati economici confermano l’importanza della blue economy, con il ruolo strategico del Mediterraneo e del Canale di Suez che fungono da punto di collegamento tra Asia, Europa e Americhe.

Il report esplora i principi e le soluzioni di circolarità applicati alla value chain della Blue Economy, anche in relazione alle normative e strategie internazionali e nazionali.

La blue economy deve superare le pressioni ambientali, dall'inquinamento alla perdita di biodiversità, adottando un modello circolare in particolare nella pesca, nella acquacultura e nella gestione delle acque.  

Nel comparto della logistica 12,3 miliardi di tonnellate di merci sono state movimentate nel 2023 attraverso il commercio marittimo e in quest’ambito i combustibili sintetici a base di CO2, idrogeno e ammoniaca offrono soluzioni per decarbonizzare il settore marittimo. Inoltre, progetti come lo "Smart Ports" nel PNRR italiano mirano a digitalizzare e rendere sostenibili i porti.

La gestione sostenibile delle risorse marine e il monitoraggio subacqueo è cruciale per mantenere la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare. Le tecniche di eco-dragaggio circolare rappresentano una risposta ai fenomeni di erosione costiera, soprattutto in un paese come l’Italia. Infine, il ripristino dell’ecosistema marino passa anche attraverso la riconversione di siti industriali dismessi.

 

  • ispic-srm_digitale_protetto.pdf

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